Le forme musicali: invenzioni a due voci

Invenzioni a due voci. MusikEliosTra il 1717 e il 1723 Johann Sebastian Bach compose la maggior parte delle sue opere strumentali; presso la corte del principe Leopold scrisse brani per orchestra e per strumenti solisti. Non mancarono però brani pensati per la crescita pianistica dei suoi figli; le quindici Invenzioni a due voci BWV 772-786 e le quindici Sinfonie a tre voci BWV 787-801 ne furono un esempio.
Due diversi manoscritti autografi contengono le invenzioni e le sinfonie ma la fonte principale è l’autografo “BB P 610”; nell’intestazione del libro Bach indicò il contenuto e l’obiettivo delle due raccolte:

“Guida veritiera, mediante la quale si indica ai dilettanti della tastiera, ma specialmente a coloro i quali sono desiderosi di apprendere, un metodo chiaro, non soltanto per imparare a suonare correttamente a 2 voci, ma anche con ulteriori progressi a procedere giustamente e bene a 3 “parti obbligate”, e inoltre a ottenere al tempo stesso non solo delle buone inventiones, ma anche a ben eseguirle, e soprattutto ad acquisire nell’esecuzione una maniera cantabile e inoltre ad impadronirsi sin dall’inizio di un solido gusto nei confronti della composizione.”

L’intento di Bach, difatti, era quello di educare alla composizione e alla costruzione del discorso musicale.

Le invenzioni a due voci sono ordinate secondo tonalità ascendenti:

  • do maggiore e minore
  • re maggiore e minore
  • mi bemolle maggiore
  • mi maggiore e minore
  • fa maggiore e minore
  • sol maggiore e minore
  • la, maggiore e minore
  • si bemolle maggiore
  • si minore
Il termine invenzione indica una forma compositiva del periodo barocco, tra il XVII e il XVIII secolo.

Questa forma utilizza un contrappunto a due voci eseguite da uno strumento a tastiera; per le sue invenzioni Bach utilizzò il clavicembalo. Il contrappunto era l’arte di combinare una melodia, canto dato, con una o più melodie contrappunti al canto. In questo modo veniva a crearsi l’indipendenza delle varie voci. Composizioni nello stesso stile delle invenzioni ma con un contrappunto a tre parti vennero chiamate Sinfonie.

Le invenzioni di Bach hanno una forma musicale libera; vi sono dei canoni a distanza di un’ottava, come nel caso delle invenzioni n° 1, 2 e n° 8, delle piccole fughe (le invenzioni n° 10 e 15) e dei contrappunti doppi (le invenzioni n° 6, 7 e 13).

invenzioni a due voci. MusikEliosIn foto, le prime battute dell’invenzione n° 1 in Do maggiore.

La melodia inizia in levare con il do centrale alla mano destra; due movimenti dopo la sinistra ripete la melodia ad una distanza di un’ottava inferiore. Alla battuta n° 2 la mano destra esegue la melodia ad una quinta superiore, sol, e la sinistra risuona la stessa frase un’ottava sotto. Dalla terza battuta le due voci si mescolano tra loro in un gioco contrappuntistico tipico della scrittura bachiana.

Le Invenzioni non sono brani che vengono di norma eseguiti in pubblico pur essendo delle pagine piuttosto interessanti musicalmente. Si tratta di esercizi pianistici per il raggiungimento della completa indipendenza delle mani. Le voci vengono affidate ora alla mano destra, ora alla mano sinistra; entrambe devono eseguire le melodie in egual modo, con la stessa intensità e con il medesimo suono. Sappiamo tutti che la sinistra, escludendo i mancini, è la mano più debole. Lo studio delle invenzioni porta lo studente a rinforzare la mano sinistra e allo stesso tempo avere pieno controllo di entrambe la mani; permette inoltre un approfondimento della composizione.

In tutto questo si articola “un’esplorazione del mondo sonoro” che fa di queste pagine musicali “un unicum creativo che va molto al di là della normale utilizzazione scolastica a cui sono state per tanti anni condannate.”

M° Eliana Mattia

 

 

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